la città del cambiamento: ronde e cemento

comatedOggi una ventina di studenti e precari dello spazio sociale La Boje hanno appeso striscioni ai cancelli della ex-Comated in Via Daino a Mantova, dove di recente sono stati arrestati prima un disoccupato suzzarese e, pochi giorni dopo, un senzatetto romeno; entrambi avevano trovato rifugio nella ex fabbrica dismessa da anni a Fiera Catena. Su uno degli striscioni è stato scritto: “casa per tutti / ordinanze per nessuno” ; questo perchè’ è impossibile non vedere il nesso tra la stretta repressiva del comune verso chi cerca un rifugio e la ripresa delle cementificiazioni.
Ecco la città della Lega Nord, sempre più ‘partito guida’ dove presente in coalizioni, tanto a livello nazionale quanto locale. Questo in una città in cui riprendono le peggiori speculazioni e giri di poltrone di transfughi del Pd aggiungendo una narrazione thriller a descrivere la situazione sicurezza. La Lega infatti, non sapendo parlare di una crisi di cui è complice, ha snocciolato in 3 mesi una decina di emergenze. Ora si capisce cosa intendevano quando in campagna elettorale affermavano di voler risvegliare la città più tranquilla d’Italia: affrontare ogni problematica come fosse un’ emergenza e controllare il tutto con ordinanze di ferro.

Il partito dei ‘padroni a casa nostra’, dopo 20 anni al governo di amministrazioni locali del settentrione e dopo un sostegno quasi ventennale al “Boss” Formigoni che li ha resi corresponsabili della cementificazione della pianura padana, non potendo parlare contro la speculazione edilizia, ha snocciolato subito un bel ‘decalogo della sicurezza’…proprio quel che ci voleva per Mantova!  La lega finisce così per proteggere solamente le lottizzazioni del territorio comunale e le aree abbandonate dai privati in attesa di convergenze economiche più propizie diventano il partito dei ‘padroni DI casa nostra’, mentre attacca chi è costretto dalla crisi economica e dal mercato degli affitti ad occupare abusivamente un edificio per cercare un giaciglio.

Pochi giorni fa è stata resa nota infatti la seconda mossa politica di Sodano e soci: dopo aver costruito un’ ordinanza su 4 mendicanti e un action movie sul racket degli accattoni, è il momento di liberare la lottizzazione delle 13 aree parzialmente bloccate dall’ amministrazione precedente. Finalmente a Mantova si torna a costruire!
La maggior parte della svendità del territorio cittadino è a scopo abitativo, alla faccia delle case vuote che costellano la periferia di Mantova. Aumenteranno così gli edifici disabitati, si ingrosseranno i portafogli di immobiliari e costruttori che potranno controllare agevolmente il mercato degli affitti, ma chi non ha una casa rimarrà incredibilmente senza. Ma il consigliere De Marchi ha una soluzione: importare a Mantova la ronda in basco blu dei city angels. In questo modo, ci saranno molti più senzatetto, ma quantomeno saranno controllati da una ronda lautamente pagata. Una boutade, quella dei city angels, che è una riproposizione di qualcosa di già visto e sentito un anno e mezzo fa.

Eppure ci sarebbe da chiedersi perchè lo stesso De Marchi dichiara che a Mantova è in costante calo da anni qualsiasi tipo crimine, per poi sottolineare quanto sia importante una percezione di insicurezza, la stessa che viene alimentata con proclami giornalieri da Ministero della Paura. Questa contraddizione latente, che contraddistingue le paranoie securitarie degli ultimi 5 anni è immediatamente collegata ad una specifica gestione del territorio. Perchè risolvere i problemi dettati dalla crisi con un sostanzioso intervento sociale prendendo dalle tasche di chi ha, quando si può fare accattonaggio politico speculando sulle paure della gente reprimendo chi non ha?

Spazio Sociale La Boje