manifestazione studentesca 12 ottobre mantova

concentramento ore 8.30 piazzale mondadori
La questione della reintroduzione degli esami di riparazione parallela al taglio dei corsi di recupero gratuiti forniti dalle scuole ( per una mancanza di finanziamenti ), è solo la punta dell’ iceberg di un sistema scolastico incapace di cambiare seriamente e sempre più sotto lo stretto controllo di privati e confindustria.L’istruzione pubblica sta diventando sempre meno accessibile e sempre più funzionale agli interessi di chi controlla il mondo del lavoro.
Fioroni e il governo di centrosinistra non bloccano la riforma Moratti, ma anzi, condividendone l’impianto, la sorpassano a destra; se la Moratti aveva stabilito, attraverso l’ autonomia scolastica, che parte dei fondi di una scuola pubblica dovessero essere pescati dalle simpatie che una scuola riesce a trovare tra i privati, facendoli quindi entrare dalla finestra, Fioroni li fa entrare dall’ entrata principale portandoli direttamente nel consiglio di amministrazione di una scuola, con il modello della scuola-fondazione: si porta così a compimento la svendita dell’istruzione pubblica iniziata da Berlinguer nel 2000; in più laddove la Moratti limitava i finanziamenti statali alle scuole private materne ed elementari, Fioroni elargisce finanziamenti alle scuole private di ogni ordine e grado, con rilevante soddisfazione degli istituti privati cattolici.
Questo modello prevede tra l’altro vere e proprie derive clericali come i suddetti finanziamenti statali alle scuole private, meglio se cattoliche e l’introduzione, nelle scuole pubbliche, dei crediti formativi per gli studenti che partecipano alle ore di religione cattolica trasformandola così in una materia capace di “influire”, seppur senza voto, nel curriculum dello studente.
I risultati del modello scuola-azienda, costruito negli ultimi anni dai governi di centrosinistra e centrodestra, sono di fronte agli occhi di tutti: dalle gite sponsorizzate da privati, alla mancanza di fondi nelle scuole, che non riescono più a garantire l’ insegnamento nel caso un’insegnante vada in maternità, fino ad arrivare all’impossibilità di offrire fotocopie gratuite o corsi pomeridiani.
Anche quest’ anno la finanziaria premierà le spese militari(missioni di guerra e armamenti) a scapito dei servizi pubblici, tra cui scuola, università e ricerca. Questa è la strada che vogliono seguire e che noi dobbiamo sbarrare: classi da 40 alunni e un’ istruzione dequalificata non sono più ipotesi lontane, sta a noi cambiare le cose, uniti, dal basso.

No alla scuola Fioroni – via la riforma o dimissioni
Studentesse e studenti non hanno governi amici!

di c.s. ‘Aca Toro