Pdci alla frutta. Diliberto riscopre il centralismo in nome di un impreciso "marxismo-leninismo"

Il Comitato centrale, riunitosi a seguito della conclusione del congresso nazionale del Pdci, ha rieletto segretario del partito Oliviero Diliberto.
Confermate anche le cariche del presidente, Antonino Cuffaro, e del tesoriere Roberto Soffritti. I componenti della minoranza guidata da Katia Bellillo hanno deciso di non entrare nel Comitato centrale, per protestare, spiega Luca Robotti, uno dei promotori della seconda mozione congressuale, contro il «mancato rispetto del pluralismo».
Nel Pdci sarà severamente vietato formare correnti e fare propaganda o assumere atteggiamenti contrari alle decisioni degli organismi ufficiali del partito.

È questa la novità del quinto congresso del Pdci. Ieri sera i delegati, in seduta segreta, hanno confermato la validità della norma statutaria sul centralismo democratico.
Nel suo intervento conclusivo, Oliviero Diliberto ha sottolineato che questa regola dovrà essere «assolutamente rispettata da tutti», pena sanzioni severe. Lo stesso segretario del Pdci ha ammesso che negli ultimi anni questo principio del comunismo non era di fatto più rispettato. «Fino a quando sarò segretario del partito intendo – ha sottolineato – far rispettare questa regola, anche perchè non potremo andare all’incontro con il Prc in ordine sparso. In questo dobbiamo essere tetragoni e ricordare che la nostra cultura è quella marxista e leninista».
Un altro giro di vite è stato annunciato da Diliberto sul tesseramento: «I militanti che non verseranno la quota annuale verranno “damble” espulsi dal partito. Nel Pci questo era un dato acquisito, ma evidentemente anche nel nostro partito – ha concluso Diliberto – è entrata la degenerazione».
Belillo: no al centralismo democratico «Il centralismo democratico riesumato da Diliberto tradisce solo la sua vocazione autoritaria e non ha nulla a che vedere con le grandi discussioni che si tenevano all’interno del Pci». Così Katia Bellillo, leader della minoranza interna del Pdci, commenta con i giornalisti il discorso conclusivo del segretario del partito. «Il centralismo democratico – ha sottolineato Bellillo che è stata per lungo tempo militante nel Pci – deve essere attuato correttamente. Questo non è stato fatto da Diliberto che non garantisce il diritto di tutti a esprimersi liberamente nel partito». L’ex ministro ha criticato la decisione del congresso di eleggere un comitato centrale di 520 componenti: «Questo conferma la linea autoritaria di Diliberto perchè in un organismo così pletorico per la minoranza esprimersi diventa una farsa, anzi una tragedia”.

di red.