"Foibe: revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica".

UN PROGETTO DA CONDIVIDERE, NON UN LIBRO DA PRESENTARE
L’associazione L’altra Lombardia – SU LA TESTA, componente del comitato promotore del Convegno “Foibe: la verità. Contro il revisionismo storico” tenuto a Sesto San Giovanni (MI) il 9 febbraio 2008, ritiene utile socializzare i contributi informativi/formativi rappresentati dagli Atti del Convegno del 9 febbraio scorso organizzando, con quanti sono interessati, presentazioni pubbliche del libro “Foibe: revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica”.

Il significato delle presentazioni non deve essere legato, sul piano generale, solo alla discriminante antifascista e all’approfondimento dei contenuti dell’opposizione antifascista, ma anche connesso alla necessità di sviluppare contro-informazione, sensibilizzazione, contrapposizione, mobilitazione nei confronti della campagna politica caratterizzata e intossicata dal revisionismo storico e dall’intimidazione politica e squadrista verso compagni e militanti di sinistra. Questa campagna reazionaria vedrà da questo anno, ancor più degli anni scorsi, attivo il fronte politico-statuale, adeguatamente supportato da bande fasciste, nelle “celebrazioni” del 10 febbraio, giornata della riabilitazione dei criminali fascisti ribattezzati ‘martiri delle foibe’ e nella legittimazione di molteplici processi in atto di ‘fascistizzazione’ dello Stato.

Le presentazioni degli Atti possono avere un significato collettivo se verranno raccolte dai compagni e dai militanti come un’occasione per costruire contatti, rapporti e relazioni necessari alla diffusione di un modello capace di integrare, fino a fondere, storia e politica, cioè esperienza, competenza e iniziativa pratica, oggi. Si tratta, ovviamente, di un modello che non si propone di sostituire qualcosa d’altro, ma di integrare e rendere sempre più attuale quanto già esiste ed è in movimento grazie all’attività e al lavoro dei compagni e dei militanti politici.
In questo senso, l’attività del Comitato promotore va vista come un ambito ed un percorso di lavoro e di lotta aperto alla collaborazione paritaria con altri compagni, ma anche, e soprattutto, come un’occasione per chi voglia autonomamente, nella propria attività e realtà, coniugare informazione/formazione, mobilitazione e lotta in difesa della ‘memoria storica’ e delle radici del nostro futuro.

La pubblicazione degli atti assume, oggi, in un contesto di egemonia del pensiero politico-culturale, improntato al revisionismo storico e ad un progressivo processo di fascistizzazione dello Stato, uno specifico significato politico.

In primo luogo, la pubblicazione degli Atti è espressione di un tentativo in corso, indirizzato ad ulteriori e più impegnative iniziative, per verificare la possibilità di ‘re-inventare’, attualizzandola, una formula capace di coniugare l’impegno attuale nello scontro di classe di soggettività politiche, con l’esperienza e la competenza di compagni attivi, da anni, nella lotta per la ricostruzione della storia e l’affermazione della verità. In questo modo, abbiamo tentato, riuscendo almeno in parte nell’intento, di evitare un duplice rischio: da un lato di ricadere in un lavoro intellettuale che, pur significativo sotto il profilo delle competenze, risultasse un prodotto rivolto ad una cerchia ristretta di ‘addetti ai lavori’, dall’altro, in senso opposto, di concentrare il lavoro, esclusivamente, su un pur necessario ed attuale percorso politico di confronto e convergenza tra soggettività politiche sul terreno dell’iniziativa antifascista.

In secondo luogo, la pubblicazione degli Atti è espressione di una concezione e di una metodologia che sottolineano l’importanza di una produzione politico-intellettuale da utilizzare a scopo formativo, informativo e orientativo, da parte di chi, nell’impegno quotidiano sui vari fronti di lotta e dei movimenti, ha l’esigenza di approfondire ed inquadrare gli eventi storici, politici e sociali, e la lotta quotidiana contro il fascismo vecchio e nuovo nella prospettiva di trasformazione dell’esistente. E’ qui che la ‘memoria storica’ svolge non solo un ruolo decisivo nella possibilità di interpretare, conoscere e sintetizzare il presente, ma anche un ruolo fondamentale di stimolo della prassi collettiva ed individuale. Questo, nel momento in cui ‘memoria storica’ non è solo conoscenza e coscienza più approfondita dell’avversario di classe, che riemerge in forme nuove nel corso della storia e che rinvia ad una medesima struttura economica capitalistica e statale-borghese, ma è anche conoscenza e coscienza e, quindi, embrionalmente, ‘teoria’ della forza e delle potenzialità di resistenza e di trasformazione del mondo. Se nel passato la lotta contro il nazi-fascismo è stata capace attraverso la lotta di Liberazione di rovesciare un rapporto di forza sfavorevole alle classi subalterne, sino a definire una Costituzione borghese tra le più avanzate dell’Occidente capitalistico, questa è una lezione storica fondamentale che nessun percorso di revisione della ‘memoria storica’ può cancellare.

L’altra Lombardia – SU LA TESTA
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per contatti per organizzare le iniziative e per ordinare il libro telefonare al 338 9875898 o scrivere a laltralombardia@laltralombardia.it

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