I forconi visti dal collettivo studentesco

Pubblichiamo questo comunicato prodotto dalla discussione del collettivo studentesco Hic Sunt Leones a proposito dei blocchi stradali iniziati il 9 dicembre.

Pur non essendo “andati a vedere”, quello che emerge è un sentimento di distanza tra le rivendicazioni dei movimenti studenteschi degli ultimi anni e i presidi all’ingresso delle autostrade.

 

lo striscione di forza nuova in testa al corteo dei forconi a Milano
lo striscione di forza nuova in testa al corteo dei forconi a Milano

 

UN PENSIERO RIVOLUZIONARIO NON HA BISOGNO DI FORCONI

Quanto sta avvenendo in queste ultime settimane vede come protagonista di una serie di mobilitazioni nelle piazze i cosiddetti “Forconi”, movimento definito da loro stessi e dai media, un movimento che racchiude settori di piccola e medio-piccola borghesia colpiti dalla crisi.
Un movimento che, oltre a non aver mai esposto un ragionamento logico-politico, ha aperto il sipario di una nuova “rivoluzione” con azioni violente, atti intimidatori e dinamiche di protesta logicamente confuse.
Ci troviamo in una situazione in cui mentre le politiche di austerità e la crisi economica portate avanti dai vari governi continuano a colpire intere famiglie, studentesse e studenti, lavoratori e lavoratrici, questo movimento proclama una rivoluzione basata sullo scontento generale dei cittadini  con metodi in stile populista che vede al vertice gruppi fascisti quale Forza Nuova e Casa Pound.
Cavalcando questo momento di crisi tali esponenti hanno saputo sfruttare il malcontento generale, ottenendo la fiducia del popolo con slogan come “Via la casta digerente” o “Tutti fuori dal parlamento”, per non parlare dell’ufficiale slogan della manifestazione indetta il 9 dicembre, “Quando un governo non fa ciò che dice il Popolo, va cacciato via con mazze e pietre!”: è chiaro che dopo aver mandato a casa la classe dirigente, il loro scopo, confermato anche da Danilo Calvani, leader del movimento, è quello di instaurare uno stato di polizia ossia una dittatura militare.
Noi studenti e studentesse non vogliamo di certo difendere la cosiddetta “casta dirigente” né tantomeno i suoi privilegi ma scegliamo di stare dalla parte di chi oltre a scendere in piazza a manifestare, decide di “fare la rivoluzione” con un ragionamento fondato e un percorso politico, che dia ai manifestanti non solo un elenco di ciò che si vuole ma anche il mezzo per ottenerlo, attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e l’autogestione, senza alcun tipo di violenza.
Non possiamo aderire a una rivolta qualunquista, sbagliata non solo nel metodo ma anche nel suo merito: riteniamo sbagliato affrontare i problemi che affliggono il nostro Paese creando tensioni e soprattutto affrontandoli in maniera demagogica e antidemocratica.
Non può esserci nessun collegamento tra movimenti studenteschi che lottano per riprendersi il loro futuro e per una scuola diversa e chi proclama “rivoluzione” bruciando libri e cercando di strumentalizzare i nostri problemi solo per acquisire consensi a scopo elettorale.
Per questi motivi il collettivo studentesco Hic Sunt Leones decide di porsi concretamente contro il movimento dei Forconi e contro la loro campagna, se così si può chiamare, invitando ogni classe sociale oppressa, dai lavoratori precari agli studenti, dai disoccupati a coloro che protestano per poter andare in pensione ad un’età accettabile, a portare avanti la lotta con chi la rivoluzione sociale la vuole davvero, con chi cerca di cambiare la propria realtà ogni giorno attraverso l’autogestione come forma di resistenza e non con slogan in stile ultras.

CONTRO TUTTI I FASCISMI: NO A FORCA NUOVA!

Collettivo Studentesco Hic Sunt Leones