A ROMA LA PROTESTA DEGLI STUDENTI ALBANESI

Hanno manifestato ieri nel centro di Roma per chiedere il rispetto dei loro più elementari diritti di immigrati e di studenti. Sono gli studenti albanesi, che, secondo i dati forniti dalla Lega immigrati albanesi, sarebbero in Italia ben 1400, quasi la metà del numero complessivo di ragazzi presenti sul territorio nazionale per fini di studio. Hanno chiesto che le loro questioni spinose vengano affrontate in maniera sera e veloce, e lo hanno fatto attraverso un incontro in prefettura. Innanzitutto, il problema dei rinnovi dei permessi di soggiorno: «Il nostro permesso dura un anno – spiega Vladimir, rappresentante della Lega immigrati albanesi – ma poiché i ritardi nell’emissione del documento sono ormai dell’ordine degli otto mesi, capita sempre più spesso la situazione paradossale per cui quel rinnovo del permesso arriva quando lo stesso è ormai in scadenza. Per questo la prefettura si è impegnata a trovare una soluzione tecnica con la questura».

Stesso impegno per quanto riguarda le difficoltà legate al dover scrivere sul permesso l’indirizzo di una residenza. «Gli studenti del primo anno, che arrivano in Italia senza sapere ancora bene dove alloggeranno, si trovano spesso costretti a dover pagare finti contratti per utilizzare finti indirizzi – spiegano gli organizzatori della manifestazione -. Una delle soluzioni ventilate potrebbe essere quella di accettare, almeno per l’inizio, che venga scritto l’indirizzo dell’università». E ancora, il dramma dei fuoricorso. Dopo il secondo anno, nessuno di loro ha più diritto al permesso di soggiorno e si trova costretto a interrompere gli studi. Per questo, propongono i ragazzi, bisognerebbe trovare una modalità «equa», che certamente non crei privilegi per quanti si iscrivono all’università e poi superino un numero esiguo di esami, ma che di certo non penalizzi chi viene in Italia per laurearsi. E poi c’è la questione degli aspiranti avvocati. Tutti gli studenti stranieri che si vogliono iscrivere a giurisprudenza all’università “La Sapienza” devono superare un esame di lingua italiana. «Non pensiamo sia giusto sbarrare dal principio qualsiasi possibilità – replicano gli studenti – per questo chiediamo che i bocciati di quest’anno vengano ammessi alla facoltà di giurisprudenza di Tor Vergata dove quell’esame non è previsto».

TI. BAR. – il manifesto-


Protesta a Roma degli studenti albanesi per chiedere il rispetto dei più elementari diritti di studenti e immigrati. Tra le questioni più urgenti da risolvere il problema del rinnovo dei permessi di soggiorno e le difficoltà degli studenti del primo anno a dover scrivere l’indirizzo di residenza, quando ancora non sanno dove alloggeranno e dunque si trovano spesso costretti a dover pagare finti contratti per utilizzare finti indirizzi. Non ultimo il dramma degli studenti fuoricorso ai quali non è più rinnovato il permesso di soggiorno.