La "Cosa Rossa" sostiene il G8!

La “Cosa Rossa” vuole il G8 alla Maddalena. Infatti, tranne poche eccezioni e con una spaccatura dentro Rifondazione, l’emendamento di Franco Turigliatto che chiedeva la soppressione dello stanziamento di 30 milioni per lo svolgimento del G8 alla Maddalena nel 2009, è stato respinto dall’aula. Alla vigilia della manifestazione di Genova per protestare contro le condanne inflitte ai manifestanti del ControG8, il voto del Senato è indicativo degli orientamenti della sinistra di governo.

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– ‘La vergogna della ‘Cosa Rossa’ e’ tale che nessuno vuol far sapere che la maggioranza dei suoi senatori ha respinto l’emendamento alla Finanziaria presentato da Franco Turigliatto di Sinistra Critica per la soppressione del finanziamento di 30 milioni per realizzare il vertice G8 alla Maddalena: tutta SD, tutto il Pdci, quasi tutti i Verdi (esclusi Bulgarelli e Silvestri) e – nonostante l’invito di voto a favore di Haidi Giuliani – una buona parte di Rifondazione, si sono defilati dal voto’. Lo dicono i parlamentari di sinistra critica Franco Turigliatto e Salvatore Cannavo’.
‘Come si puo’ votare in questo modo e poi presentarsi a Genova a manifestare il 17 novembre?’, si chiedono i due parlamentari.
‘Dopo l’astensione (che al Senato significa voto contro) sull’emendamento per cancellare la berlusconiana esenzione dell’Ici per la Chiesa e dopo il respingimento di tutti gli emendamenti sociali (recupero fiscal drag, tassazione rendite, tobin tax, taglio delle spese per armamenti e missioni militari, ) la ‘Cosa rossa’, in nome della fedelta’ all’alleanza di governo, produce ora uno strappo con la sua storia anche su un provvedimento politico e simbolico, che tra l’altro farebbe risparmiare alle casse dello Stato 30 milioni di euro. E non si dica che su questo sarebbe caduto il governo (215 tra contrari e astenuti, 86 favorevoli all’emendamento)! Siamo all’ appiattimento totale sulle politiche liberiste e di guerra del governo, come anche il sostegno al decreto sicurezza dimostra inequivocabilmente’ conclude la nota.

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