Metalmeccanici, si lotta da Mirafiori a Cassino

Scioperi e blocchi nei principali stabilimenti degli operai metalmeccanici in lotta per il contratto.La giornata ha visto mobilitazioni distribuite in tutta Italia mentre Federmeccanica ha minacciato che se non verra’ trovato nei prossimi giorni un accordo sul rinnovo contrattuale per i metalmeccanici,gli industriali stanzieranno a fine mese “elargizioni unilaterali”.
La Sinistra, nel frattempo si appella alla mediazione del governo.
A Roma, sit-in davanti alla sede confindustriale.

All’interno dello stabilimento Fiat Di Piedimonte San Germano un corteo di manifestanti ha protestato per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, fermandosi lungo le linee di montaggio e creando cosi’ problemi alla produzione.
La protesta si e’ poi spostata al cancello quattro dello stesso stabilimento Fiat, dove circa duecento operai si sono dati appuntamento per bloccare anche l’ingresso riservato ai camion e tre assi per lo scarico dei mezzi da montare sulle auto Fiat. La protesta e’ in atto dalle 16:50.

Anche a Bologna si fa sentire la protesta dei metalmeccanici per l’impasse della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale. Ma stavolta niente proteste eclatanti, come invasioni dei binari o delle autostrade. Meglio gli scioperi articolati che ingolfano la produzione delle aziende. “Preferiamo picchiare duro sui portafogli dei padroni, abbiamo l’impressione che la confusione gli interessi poco, meglio colpire sui soldi”, spiega Bruno Papignani, segretario provinciale della Fiom. E cosi’ oggi nel bolognese si sono registrati scioperi e presidi ai cancelli dei lavoratori dopo la rottura delle trattative tra Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica: iniziative alla Magneti Marelli di Bologna e Crevalcore, Lamborghini, al Gruppo lavasecco di Sala Bolognese (Firbimatic, Realstar, Fxt e Union), alla Titan, alla Ducati Motor, alla Bonfiglioli, alla Motori Minarelli, Arcotronics di Sasso Marconi, Vergato e Monghidoro. Ma anche alla Graziano Trasmissioni di Porretta Terme, alla Moto Morini, alla Ravaglioli e alla Comesa.
In alcuni casi, gli scioperi si sono tramutati in improvvisati cortei. E domani, promettono Fim-Fiom-Uilm, si fa il bis: “Sara’ un’altra giornata intensa piena di iniziative e di scioperi articolati all’interno delle aziende in attesa che da Roma giungano notizie di ripresa delle trattative”.

Metalmeccanici in sciopero in tutto il Piemonte oggi a sostegno della vertenza sul contratto. Hanno protestato gli operai degli stabilimenti Fiat di Mirafiori, come fa sapere Fiom-cgil, con cortei interni spontanei che hanno bloccato la produzione nei settori carrozzerie, presse e meccaniche.
Circa 500 lavoratori Lear di Torino hanno sfilato, sia al mattino che al pomeriggio, in corso Allamano, cui si sono aggiunti i dipendenti della Bertone in presidio permanente davanti all’azienda. Altri scioperi sono avvenuti alla Microtecnica, alla Flexider, alla Pininfarina e alla Magneto Wheels, alla Rotfil, alla GE Power, alla Schneider di Venaria, alla Dormer di Givoletto, alla Trioneuro di Valperga, alle Fucine Restagno di Cuorgne’, alla Fondalmec di Lombardore.
Scioperi diffusi pure nel resto del PIemonte: ad Alessandria con corteo nei pressi del casello dell’autostrada Genova-Voltri dei lavoratori della Emco-Mecof di Ovada, e nei pressi del casello di Serravalle Scrivia per quelli della Acerbi; nel casalese alla Cerutti, alla Eltec e alla Vendo Italiy, nell’acquese alla Tacchella Macchine. Ad Asti scioperi alla Cortubi, alla Util, alla Ocava e alla Jhonson Eletric, con corteo nei pressi dello stabilimento. A Novara proteste in diverse piccole e medie aziende nella zona tra Arona e Borgomanero, con manifestazione di oltre 200 lavoratori sulla strada Sestese. Scioperi anche alla Meritor e alla Gmv.(AGI)

Roma, 15 gen. (Apcom) – Alcune decine di operai metalmeccanici di Fiom-Cgil e Fim-Cisl stanno manifestando davanti alla sede nazionale di Confindustria, dove si sta svolgendo il direttivo di Federmeccanica sul futuro della trattativa per il rinnovo contrattuale di categoria. Gli operai, guidati dal segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, sono in viale dell’Astronomia, con bandiere, striscioni e fischietti e il sit-in è cominciato verso le 13.30, poco prima della riunione dei vertici degli industriali. I metalmeccanici protestano contro la proposta ultimativa avanzata da Federmeccanica a sostegno della vertenza per il rinnovo contratuale.

“Più leggiamo la proposta – ha detto Cremaschi, parlando con i cronisti – e più ci accorgiamo che fa schifo. Sono spuntate 68 ore di straordinario l’anno obbligatorie, perché non contrattabili dalle Rsu. Di fatto, c’è un aumento dell’orario di lavoro dei metalmeccanici”.

di Aut.Op