La protesta dei lavoratori SOGEFI arriva a Trento

Un centinaio di lavoratori Sogefi sono partiti da Mantova sabato 31 maggio per recarsi a Trento, dove Carlo De Benedetti, imprenditore del gruppo Cir, tesserato al partito Democratico e responsabile della messa in mobilità dei 230 lavoratori del sito mantovano, doveva tenere un incontro al festival dell’ Economia, quest’ anno incentrato su ‘ Mercato e Democrazia’.

Nonostante il candido titolo dell’ iniziativa trentina, l’ ingegnere De Benedetti ha dimostrato quanto siano inconciliabili in questo mondo Mercato e Democrazia, non presentandosi, evitando quindi qualsiasi incontro diretto con gli operai che ha deciso di licenziare e qualsiasi contestazione sulle reti nazionali.
Quale democrazia, ci si è chiesti davanti al palazzo della Provincia, se l’ imprenditore che ha deciso di lasciarti sulla strada da un giorno all’ altro, per reinvestire il suo capitale attraverso le delocalizzazioni, non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi direttamente. Quale democrazia se gli operai non hanno più dignità, ma sono solo merce da buttare alla prima delocalizzazione utile. Quale democrazia se in un’ azienda in attivo come la Sogefi, guidata dall’ imprenditoria ‘ illuminata ‘, non viene concesso il minimo spazio di trattativa ai dipendenti per risolvere la situazione.
Nonostante questi quesiti e il divieto della digos trentina a disturbare il dibattito con interventi in sala, i lavoratori Sogefi hanno animato per due ore l’ ingresso del palazzo provinciale con cori, striscioni e tamburi. A dare sostegno anche il tavolo ‘ Stop Precarietà ‘ di Trento, che nei giorni del festival ha organizzato insieme ai precari della provincia un gazebo, volantinaggi e un’ azione all’ incontro con Marchionne, in cui hanno preso la parola per parlare del mercato che non produce democrazia, ma precarietà e sfruttamento.
I lavoratori Sogefi tornano a Mantova dopo un breve incontro con il deputato del Pd Calearo, ex presidente anti-sindacalista di Federmeccanica, ben consci che possono contare solo sulla loro lotta, non certo su questi imprenditori democratici. Nel mentre il consiglio comunale di Mantova ha fatto un passo avanti vincolando il sito della fabbrica alle sole attività industriali per evitare speculazioni edilizie del sito.

di mantova antagonista – sinistra critica