SOFTWARE LIBERO A GENOVA

Il progetto, nato nel nome di Linux, ha come capofila la Libera Università di Bolzano e vede l’adesione di 15 partner proveníentí da Ungheria, Danimarca, Regno Unito, Belgio e Irlanda. In Italia il via libera è arrivato con una direttiva firmata lo scorso 29 ottobre dal ministro Lucio Stanca, al termine di dieci mesi di lavoro. L’atto formale è stato

preceduto da una approfondita indagine conoscitiva che ha fotografato la situazione dell’informatica nella pubblica amministrazione. Ne è emerso che nel 2001 lo Stato ha speso 675 milioni di euro per il software utilizzato

negli uffici pubblici (il 22 per cento deIIa spesa totale in tecnologie dell’informazione e della comunicazione), il 39 per cento di questa cifra è stato investito per software “a licenza”.

Il progetto Cospa è nato per ridurre questa voce di spesa, dotando gli uffici pubblici di strumenti informatici più snelli e flessibili, cori un budget di 4 milioni di euro, 2;6 dei quali, a carico dell’Unione europea nell’ambito del progetto Ist (Information society tecnology).

“A livello di enti pubblici, la Provincia di Genova insieme, a Pisa e al consorzio dei Comuni dell’Alto Adige dice l’assessore Solari – è la prima ad avviare la sperimentazione di uno strumento che, una volta a regime, dovrebbe consentire di abbattere l’attuale spesa di 200 mila euro che l’ente ogni cinque anni è costretto a pagare per te licenze d’utilizzo».

li progetto ha ottenuto un contributo di 200 mila euro e prevede un corso di formazione per i dipendenti interessati. Il coordinatore, Giancarlo Succi, genovese tra i pionieri di Internet e del software libero, I oggi insegna Scienze Tecnologiche a Bolzano. «L’Open source – ha detto – può essere una importante opportunità anche per piccole e medie imprese che possono offrire alla pubblica amministrazione servizi di formazione».

a v.


La Provincia di Genova si schiera con il popolo della Rete che chiede di accedere gratuitamente ai programmi più comuni, aderendo alla rivolta contro il “software proprietario”. L’assessore provinciale all’innovazione tecnologica, Mauro Solari, ha annunciato l’adesione di Genova al progetto Cospa, cofinanziato dall’Unione europea e finalizzato all’accesso della pubblica amministrazione all’open source, il software “a sorgente aperta” che circola liberamente e può essere modificato, utilizzato, ridistribuito e utilizzato senza pagare migliaia di euro ma semplicemente scaricando da Internet programmi gratuiti.